Le Macchine da Scrivere
Una delle indiscusse protagoniste degli uffici e delle case nel corso dell'intero Novecento è stata la macchina da scrivere, il geniale apparecchio che ha dato origine a milioni di lettere, documenti e libri.
Tutti noi ricordiamo il ticchettio dei tasti, collegati ad un complesso sistema di leve ideato per imprimere sul foglio caratteri, numeri e simboli, sui quali si muovevano veloci le mani di abili dattilografi.
Risuona nelle nostre orecchie il rumore del carrello che si sposta da un alto all'altro fino a quando il caratteristico suono indica che è terminata la riga e bisogna andare a capo usando l'apposita leva.
Immancabile è il nastro bicolore, rosso e nero, ed il correttore per intervenire quando necessario, per lo meno fino a quando, agli inizi del Novecento, non sono arrivate le macchine elettriche, le quali hanno reso molto più pratica la correzione intervenendo, per certi versi, sull'essenza stessa dell'apparecchio.
Una delle differenze più significative tra le macchine da scrivere ed i computer concerne proprio la praticità nel rivedere il testo scritto che, prima dell'avvento del pc, andava ben meditato e preparato nella propria mente in previsione di materializzarsi sul foglio.
Le trasformazioni nella modalità della scrittura comportano, infatti, anche un cambiamento nel sistema di pensiero, come sanno perfettamente gli estimatori della vecchia macchina per scrivere, i quali si adeguano ai suoi ritmi, ai suoi antichi tasti, alle sue lettere tanto simili ai caratteri di stampa e alla riflessione che essa impone agli scrittori.
Forse è questa la ragione che induce molti a non abbandonare l'apparecchio dalle antiche origini in favore di un modernissimo personal computer, il quale ha l'enorme vantaggio di consentire infinite modifiche e di collegarsi ad internet, ma è davvero difficile pensare a Jack Kerouac mentre pianificava il suo viaggio davanti ad un monitor: è decisamente più romantico immaginarlo on the road in compagnia della sua vecchia macchina da scrivere!
Per molti poi le macchine da scrivere sono pregiati oggetti di collezionismo da scovare nei mercatini dell'usato e nei mercatini virtuali dove è anche possibile entrare in contatto con appassionati per scambiarsi consigli sulla ricerca dei rari pezzi di ricambio e sui restauratori esperti nel riportare in vita gli strumenti inventati a metà dell'Ottocento e prodotti fino a pochi anni fa.
Al giorno d'oggi non esistono praticamente più fabbriche di macchine da scrivere (di recente è stato chiuso pure l'ultimo grande stabilimento mondiale che aveva sede in India) ed allora quando si ha la fortuna di scovare in soffitta una vecchia macchina da scrivere impolverata si ha davvero trovato un tesoro meritevole d'essere restaurato per diventare un prezioso soprammobile o venduto ad uno dei tanti appassionati del vintage.
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